Auto senza pilota (umano) che corrono a 300 chilometri orari, l’incredibile evoluzione dell’auto autonoma

La notizia era apparsa già a metà gennaio: “Politecnico di Milano vince Indy autonomous challenge a Las Vegas”. In pratica, un’auto monoposto guidata da un pilota a intelligenza artificiale - sviluppata dal team PoliMove del Politecnico di Milano - ha vinto, in un circuito del Nevada, una competizione riservata ad auto da corsa a guida autonoma, ossia senza pilota. Si tratta di auto guidate da un software che, grazie ai sensori, ai supercomputer e ai sistemi Adas, permette alla vettura di procedere autonomamente.
L’evento (molto istruttivo per capire il futuro della mobilità privata) si ripeterà il giugno prossimo - per la prima volta in Italia - sull’Autodromo di Monza, in occasione del MiMo (l’evento Milano Monza auto show).
Quella che si è disputata a Las Vegas è stata, di fatto, la prima gara di autonomous racing con tre caratteristiche molto importanti: auto completamente autonome; formula head to head, quindi testa testa - ossia due auto che contemporaneamente cercano di sorpassarsi a vicenda -; e alta velocità. Tre parametri che hanno reso l’evento di Las Vegas il battesimo del cosiddetto autonomous motorsport. Si tratta di una competizione a cui partecipano diverse università del mondo e che vede sfidarsi in pista auto identiche fra loro, molto potenti, velocissime (oltre i 300 chilometri orari) e senza pilota. In realtà non è una gara tra auto autonome, piuttosto una competizione tra “piloti” creati dall’intelligenza artificiale, in grado di guidare le auto in maniera completamente autonoma.
L’evento in programma all'autodromo di Monza a giugno sarà la prima volta in cui questa competizione uscirà dagli Stati Uniti e rappresenterà una preziosa un’occasione per avere una visione sul possibile futuro.
Fonte: https://www.lifegate.it/