Didascalia

Venezia, alle prese con l'«overtourism», è stata la prima destinazione crocieristica di fama mondiale a vietare, nel 2021, l’accesso nella laguna alle grandi navi. Amsterdam ha seguito l'esempio, e non permetterà più alle navi da crociera di attraccare al porto vicino alla stazione centrale e all'ingresso del centro storico. 

 

Venezia presenta l'80% in meno di sostanze inquinanti, dopo lo stop agli sbarchi delle navi da crociera. Uno studio ha dimostrato che, nel porto di Amsterdam, una nave da crociera emette, in un solo giorno, una quantità di inquinamento pari a quella di 31mila camion sull'autostrada cittadina.

 

Altre città portuali stanno valutando di vietare o limitare gli sbarchi di queste enormi imbarcazioni. Dubrovnik, in Croazia, dal 2018 ne ammette solo due, con un massimo di 5mila passeggeri a bordo.

L'isola greca di Santorini, qualche anno fa, ha limitato il numero massimo di visitatori in crociera da 12 a 8mila. I crocieristi rappresentano un buon 40% di tutti gli ospiti del piccolo arcipelago nel Mar Egeo.

 

Anche al di fuori dell'Europa ci si muove nella stessa direzione. La Polinesia francese ha annunciato che imporrà limitazioni sulle crociere a Tahiti, Bora Bora e in altre isole. Solo 1.200 crocieristi al giorno potranno visitare Bora Bora, il che scoraggerà le grandi navi, con diverse migliaia di ospiti a bordo, ad approdare lì.

 

Monterey, in California, ha imposto alle compagnie che offrono crociere di gestire gli arrivi, rendendo questa destinazione costosa e complicata. Anche i porti di Alaska, Florida e Maine stanno lottando per ridurre il numero di navi da crociera nei loro porti.

 

Fonte: https://www.bluewin.ch/it/index.html  

Leggi l’articolo nella versione integrale

 

Pubblicato 11/09/2023