Didascalia

Grazie all’integrazione tra gli Stati dell’Unione Europea, i cittadini possono usufruire di servizi sempre più efficaci, per far fronte alle proprie esigenze.
La competenza comunitaria produce risultati anche a favore della sicurezza di veicoli e guidatori, con provvedimenti che privilegiano gli obiettivi della sicurezza stradale.
Il CCISS, in qualità di Punto di Accesso Nazionale, fornisce dati agli utenti ai sensi dei regolamenti UE 885/2013, 886/2013, 962/2015, 1926/2017.
Possiamo trovare una definizione di National Access Point (NAP) – nel regolamento delegato UE 962/2015, che integra la direttiva 2010/40/UE del Parlamento europeo e del Consiglio relativamente alla predisposizione, in tutto il territorio dell'Unione europea, di servizi di informazione sul traffico in tempo reale. L’articolo 3.1 del regolamento 962/2015 invita ogni Stato dell’Unione a istituire «un punto d'accesso nazionale [...] un unico punto di accesso per gli utenti ai dati sulle strade e sul traffico, compresi gli aggiornamenti dei dati, forniti dalle autorità stradali, dagli operatori stradali e dai fornitori di servizi e relativi al territorio di un determinato Stato membro». Al comma 2 si aggiunge che «I punti di accesso nazionali esistenti che sono stati stabiliti per soddisfare i requisiti derivanti da altri atti delegati adottati a norma della direttiva 2010/40/UE possono essere utilizzati, se ritenuto opportuno dagli Stati membri, come punti di accesso nazionali».
Anche negli altri documenti correlati alla direttiva 2010/40 si fa riferimento a un punto di accesso.
Il regolamento delegato 885/2013 ha come oggetto le aree di parcheggio sicure per automezzi pesanti e veicoli commerciali. All’articolo 5 sono elencate le informazioni – identificazione, ubicazione, numero dei parcheggi e altre ancora – che gli operatori delle aree di parcheggio e i fornitori di servizi devono condividere perché siano «accessibili attraverso un punto di accesso nazionale o internazionale».
Nel regolamento delegato 886/2013, che ha come oggetto «la diffusione di informazioni minime universali sulla viabilità connesse alla sicurezza stradale» si specifica che «il punto d’accesso nazionale può configurarsi come repertorio, registro, portale web o forma analoga […] in cui i dati sulla viabilità connessi alla sicurezza stradale […] sono raccolti, formattati e messi a disposizione per scambio e riutilizzo».
Sia il regolamento 962/2015 che il regolamento 1926/2017 sulla mobilità multimodale definiscono il punto d’accesso «un’interfaccia digitale in cui i dati […] sono resi accessibili per il riutilizzo da parte degli utenti, o dove le fonti e i metadati di tali dati sono resi accessibili per il riutilizzo da parte degli utenti». Per utente si intende «qualsiasi soggetto pubblico o privato che utilizzi il punto di accesso nazionale».
L’ampliamento delle competenze comporta nuove responsabilità, ma esalta il ruolo del CCISS che, fin dalla fondazione, ha avuto come scopo la diffusione di informazioni che permettessero ai cittadini di viaggiare in sicurezza.

Pubblicato 22/07/2020