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Sulla strada, la sicurezza - di chi guida, dei passeggeri, dei pedoni e di chi lavora per garantire l’efficienza della rete - deve essere la priorità assoluta. Le regole imposte dal Codice vanno rispettate non solamente per il timore di possibili sanzioni, ma anche per garantire una serena, civile e - appunto - sicura convivenza a chiunque si trovi sulla strada. Proprio in quest’ottica, oltre ai limiti ben noti e che più “spaventano” gli automobilisti - come quelli imposti per la velocità massima - è importante conoscere e rispettare anche quelli che possono in apparenza sembrare meno importanti.

 

Migliaia di viaggiatori, ogni anno, scelgono di spostarsi in traghetto portando con sé la propria auto. Questo viaggio intermodale rappresenta indubbiamente la soluzione più comoda - e in molti casi l’unica - per muoversi via mare senza rinunciare alla propria vettura.

Tuttavia, è importante sapere che esistono regole specifiche da seguire, soprattutto per coloro che vogliono imbarcare veicoli elettrici, o alimentati a GPL.

 

Norme generali per l’imbarco di autoveicoli sui traghetti

 

Anche se ogni compagnia di trasporto marittimo ha le sue regole, esistono delle norme generali, per l’imbarco di veicoli sui traghetti, che permettono di garantire la sicurezza di equipaggio e passeggeri durante la traversata.

 

Chi viaggia con veicoli al seguito, infatti, deve presentarsi all’imbarco qualche tempo prima dei passeggeri senza mezzi - da un’ora a due ore in anticipo per le tratte brevi, fino a tre ore per le tratte lunghe - per consentire di rispettare l’orario di partenza del traghetto.

 

I dati del veicolo (come la targa, il tipo di mezzo e le sue misure, comprensive di eventuali bagagli sul tetto) devono essere comunicati alla compagnia al momento della prenotazione. Prestare attenzione a questi dettagli e fornire informazioni precise è fondamentale per evitare di dover pagare un supplemento, nel caso in cui quanto dichiarato non sia conforme alla realtà.

 

Inoltre, è responsabilità del conducente verificare che il mezzo sia in regola con i documenti e i controlli, altrimenti non potrà essere fatto salire a bordo.

 

Una volta parcheggiata l’auto sul ponte destinato ai veicoli, è obbligatorio tirare il freno a mano e innestare la marcia. Soltanto il conducente può essere presente nell’auto al momento dell’imbarco e dello sbarco, mentre gli altri passeggeri possono utilizzare gli accessi pedonali.

 

Auto elettriche e a GPL: differenze e limiti per l’imbarco

 

In base al tipo di alimentazione del veicolo, sussiste un’altra serie di norme volte a ridurre il rischio potenziale (ma molto raro) di esplosioni o incendi legati a surriscaldamento o cortocircuito - eventi che possono verificarsi a seguito di urti, vibrazioni, o in condizioni di elevata umidità.

 

Generalmente, le compagnie di trasporto destinano spazi più aerati e distanti da possibili fonti di incendio, per il parcheggio delle auto a GPL. Mentre per le auto elettriche impongono un limite alla carica delle batterie che va tra il 20% e il 50% della capacità totale.

 

Nonostante i veicoli con alimentazione elettrica o a GPL siano ammessi sui traghetti, rispettare questi limiti è importante: le fiamme che scaturiscono da una batteria surriscaldata sono più difficili da spegnere rispetto a quelle di un motore a combustione, e richiedono interventi specifici.


Prima di partire, quindi, è importante informarsi sul regolamento della compagnia scelta e comunicare in fase di imbarco il tipo di alimentazione della propria auto, così da essere indirizzati dall’equipaggio nell’area corretta per il parcheggio del mezzo.
Pubblicato 20/02/2024