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Secondo quanto riportato dalla Corte dei conti europea, le emissioni di CO2 prodotte dal trasporto stradale hanno continuato a crescere.  In particolare, le emissioni delle auto diesel sono rimaste costanti tra il 2011 e il 2022, mentre sono diminuite solo marginalmente le emissioni delle auto a benzina (-4,6%).

 

Mentre le norme UE hanno reso i motori più efficienti negli ultimi dieci anni, questo benefico effetto è stato in gran parte annullato dalla crescita dei SUV, che hanno comportato un aumento della massa del veicolo di circa il 10% e dalla tendenza parallela verso motori più potenti (in media circa il 25% più potenti).

Inoltre l’ECA sostiene che negli anni 2010 i costruttori abbiano sfruttato le lacune nei requisiti dei test per ottenere emissioni ridotte in un ambiente di laboratorio, creando un enorme divario con le emissioni reali.

 

In particolare, l’ECA esprime alcuni dubbi riguardo alla motorizzazione Phev (ibrido plug-in), che nell’uso reale tende ad avere emissioni molto più elevate di quelle suggerite dai test di laboratorio, tanto da anticipare che nel 2025 vi sarà un adeguamento delle norme comunitarie per correggere tale situazione e non considerarli più veicoli a basse emissioni.

 

Fonte:https://www.fleetmagazine.com/ 

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Pubblicato 15/03/2024